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Valentina Rimauro

Nata a Sora (Fr) nel 1985 è stata insignita, nell’A.D. MMVI, della distinzione di Accademico Benemerito.
Giovane pittrice di talento nei settori artistici della pittura e della scultura.
Dott.ssa in possesso della laurea triennale – diploma di Arte Visive e Discipline dello Spettacolo ad indirizzo “ Pittura ” conseguito, con il punteggio di 110 e lode su 110, all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
E’ specializzata in tecniche pittoriche con tempera, acriclico e olio.
Ha conoscenza per la progettazione di ambienti con programmi applicativi photoshop.
E’ animata da molteplici interessi culturali tra cui: l’arte, la poesia, le mostre d’arte e il teatro.

HA  PARTECIPATO

  • nel 2006, in Italia, nella città di Firenze, ad uno stage presso “Summer Art”;
  • nel 2007, all’estero, a Fresno (California – U.S.A.) ad altro stage presso “Summer Art”;
  • nel 2008, in Italia, in Firenze, ad una mostra collettiva e personale svolta nel centro studi dell’Accademia di Belle Arti di Firenze.  

Nel 2008 è stata vincitrice della X V I ^ edizione del concorso nazionale d’arte  Bergolo: Paese di Pietra 2008 ”.

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Capriole Libere

Aria,
smuovi l’amore

Tra lenzuola

gonfi l’orientali
veli, di

frusci e gorgoglii instabili.

Anima
sai di minuti mosaici

sei sogno
d’incontenibile.

Giovane essenza
dall’eco d’aroma

l’impulso batte

m’addorme
e quasi
uccide

Capriole libere

esuberante, piroetti

Sei saltimbanco e giocoliere
mangi fuochi e pericoli.

Tu, che bruci
che scotti

tu,
che sei me

Narciso fiorito.
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Storia di Donna

23 Luglio 2008

Bimba dalla piccola statura

Contemplavi distratta
l’acerbo frutto
dalle vaste fantasie.

Alla nuova stagione sei tornata
più furba e birichina

..con scala al fianco
t’aggrappasti,

stopposo ed insano,
mangiasti.

L’anno dopo e l’anni
ancora tu tornasti

Il sapore incredulo,
molteplice

era dolce, era buono, ma
un verme lì scorgesti.

In nuova stagione
maturasti
e veramente
contemplasti.

Deposti scala, ingombro, ingorgo
nell’immagine d’una cantina

e fiera t’esortasti.

Panchina, sei levigata
di pioggia oramai.

tempo meritevole
trascorso.

Sei tornata,
Saggia

la calma è stata
il tuo trasporto

sempre, minuta e docile,

folle.

Appena alzata
è la tua
mano

Sostieni un sogno,
la freschezza d’un frutto

vero, sano,
mordi il maturo

 Donna sorridi, poi scompai.
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